SALVE A TUTTI! Io sono Nathàlia:una graziosa ragazzina di
12 anni; alta magra come un chiodo, con i capelli ricci e rossi, molto lunghi.
Adoro i miei capelli, soprattutto una ciocca VERDE che
ho sin dalla nascita. Perché ho una ciocca verde? Beh molto semplice:possiedo
un potere molto raro! E’ proprio di questo che parleremo oggi; voglio
raccontarvi la mia avventura:… Era un sabato mattina e tutto andava a
meraviglia: gli uccellini cinguettavano allegri nel giardino, la mamma
preparava pancake in cucina ed io e papà ci affrettavamo ad andare nel
soggiorno. Dopo aver gustato i soffici pancake, mi infilai il cappotto, salutai
la mamma ed il papà e corsi verso scuola. Forse non ve l’ho detto, ma il mio
potere consiste nel trasformare tutto ciò che tocco in fiori, farfalle, prati e
alberi da frutto. Proprio quel giorno sentii una vocina tenera, ma allo stesso
tempo ambigua, che proveniva da uno dei fantastici fiorellini, ne colsi uno
dopo l’atro e poi, dopo 10 lunghi minuti di ricerca, trovai il fiore “parlante”,
ci guardai dentro e vidi solo un piccolo grillo; stetti per buttarlo via,
quando la vocina si fece più acuta e mi chiamò:<<Nathàlia! Nathàlia!
Fermati!>> a quel punto riprese il fiorellino e ci guardai
dentro:<<Sì, piccolo grillo!>> esclamai stupita, perché era un
grillo assai bizzarro: aveva un papillon verde smeraldo lucido, lucido, un
gilet verde ed una camicia bianca intonata al berretto bianco candido. Con un
balzo saltò fuori dal fiore e mi disse:<<Nathàlia! Finalmente ti ho
trovata! Erano giorni che ti cercavo! Ci servi, Nathàlia, servi a tutti
noi!>> a quel punto diventai tutta rossa: me? Loro cercavano me? Ero
confusa, mi sedetti per terra come se mi stessi per sentire male. Sentivo un
buco dello stomaco, come se qualcuno me lo stesse perforando con un
trapano:<<Aspetta, aspetta,aspetta! Calmati piccolo grillo…anzi no:
Fa…Fa…Fausto?>> dissi io, cercando di leggere la minuscola targhetta
appesa sul bavero della giacchetta; era molto agitato Fausto:saltellava da una
parte all’altra cercando di raccontarmi perché avevano bisogno di
me:<<Allora, è per questo che abbiamo bisogno di te!>> concluse
orgoglioso:<<Quindi, se non ho capito male, c’è un regno abitato da elfi
e fatine, il Re è uno gnomo e c’è Babbo Natale che ha ricoperto il regno di neve
e vi si è trasferito perché è stanco di vivere al Polo Nord dato che non c’è
nessuno? Ed IO dovrei far ritornare tutto come prima, grazie al mio
potere?>> gli chiesi stupita:<<Vedo che hai capito! Allora,
pronta?>> mi chiese il grillo:<<Pronta, per cosa?>>
<<Per saltareeeeee!>> mi rispose Fausto, urlando a squarcia gola, e
si tuffò nel fiore. A quel punto mi resi conto che forse stavo sognando, presi
lo zaino e me ne andai per la mia strada. Non feci in tempo, però, a fare un
passo che…:<<Aiuto! Sono più piccola, sono uno scricciolo! Grillo!
Fausto!>> iniziai ad urlare; ero minuscola alta circa una spanna. Ad un
certo punto, dal fiore spuntò Fausto che mi disse:<<Allora, vieni o
no?>> che dovevo fare? Mi arrampica sul fiore e…SALTAI! Arrivai nel regno
fatato e vidi che era tutto ricoperto di neve, allora, in un batter d’occhio,
tesi il braccio verso l’alto e… tutto ridiventò verde. In quel preciso istante,
arrivò un gigante, o almeno per me lo era, dal momento che ero uno scricciolo;
lo guardai bene in volto e…scoprii che era Babbo Natale! <<Ba-Ba-Babbo
N-Natale?>> balbettai io:<<Chi ha osato disturbarmi?>> tuonò
Babbo Natale, allora presi coraggio, benché minuscola, ed urlai:<<Beccati
questo!>> e lo colpii con una valanga di fiori, e lui fece lo stesso con
me, ma con la neve. Era una battaglia all’ultimo sangue, verde e bianco si
spingevano l’un l’atro, uno proveniva da Babbo Natale e l’altro da me, alla
fine vinse lui, ma quando pensai di dover dire le mie ultime preghiere, il
grillo mi lanciò una freccia dorata che a mia volta scagliai contro Babbo
Natale; fu un istante: la mitica freccia squarciò un getto di neve che Babbo
Natale stava scagliando su di me! Abbracciai il grillo che poi balzò sul
pancione di Babbo Natale che si era seduto per terra e disse:<<Signor
Natale? Tutto bene?>> Babbo Natale allora rispose:<<Scusatemi
piccoletti non so cosa mi abbia preso! Non volevo farvi del male!>> e
sprofondò in lacrime. Allora io andai da Babbo Natale e gli dissi che non
doveva preoccuparsi. In quel preciso istante arrivò il Re Gnomo che, mi porse i
suoi omaggi, e ordinò a Babbo Natale di andarsene,, e così quest’ ultimo prese
la sua renna e iniziò ad avviarsi verso il Polo Nord prima mi
disse:<<Nathàlia, tu…tu sei stata coraggiosissima e perciò ogni Natale ti
donerò un regalo in più!!!>> io risposi:<< Grazie Babbo Natale e
col viso velato dalle lacrime, Babbo Natale, saltò in groppa alla sua renna e
tornò a casa. Tutto il popolo mi ringraziò e quella sera si fece un banchetto
in mio onore. Quando tornai a casa, i miei genitori, erano arrabbiatissimi con
me, ma allo stesso tempo felici di vedermi!
Beh questa è la mia storia:la mia avventura! Spero vi sia
piaciuta!!!
UN CALDO ABBRACCIO,
Nathàlia
(Autrice:Gaia G.)
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