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domenica 16 febbraio 2014

La solitudine di Babbo Natale

SALVE A TUTTI! Io sono Nathàlia:una graziosa ragazzina di 12 anni; alta magra come un chiodo, con i capelli ricci e rossi, molto lunghi. Adoro i miei capelli, soprattutto una ciocca VERDE che ho sin dalla nascita. Perché ho una ciocca verde? Beh molto semplice:possiedo un potere molto raro! E’ proprio di questo che parleremo oggi; voglio raccontarvi la mia avventura:… Era un sabato mattina e tutto andava a meraviglia: gli uccellini cinguettavano allegri nel giardino, la mamma preparava pancake in cucina ed io e papà ci affrettavamo ad andare nel soggiorno. Dopo aver gustato i soffici pancake, mi infilai il cappotto, salutai la mamma ed il papà e corsi verso scuola. Forse non ve l’ho detto, ma il mio potere consiste nel trasformare tutto ciò che tocco in fiori, farfalle, prati e alberi da frutto. Proprio quel giorno sentii una vocina tenera, ma allo stesso tempo ambigua, che proveniva da uno dei fantastici fiorellini, ne colsi uno dopo l’atro e poi, dopo 10 lunghi minuti di ricerca, trovai il fiore “parlante”, ci guardai dentro e vidi solo un piccolo grillo; stetti per buttarlo via, quando la vocina si fece più acuta e mi chiamò:<<Nathàlia! Nathàlia! Fermati!>> a quel punto riprese il fiorellino e ci guardai dentro:<<Sì, piccolo grillo!>> esclamai stupita, perché era un grillo assai bizzarro: aveva un papillon verde smeraldo lucido, lucido, un gilet verde ed una camicia bianca intonata al berretto bianco candido. Con un balzo saltò fuori dal fiore e mi disse:<<Nathàlia! Finalmente ti ho trovata! Erano giorni che ti cercavo! Ci servi, Nathàlia, servi a tutti noi!>> a quel punto diventai tutta rossa: me? Loro cercavano me? Ero confusa, mi sedetti per terra come se mi stessi per sentire male. Sentivo un buco dello stomaco, come se qualcuno me lo stesse perforando con un trapano:<<Aspetta, aspetta,aspetta! Calmati piccolo grillo…anzi no: Fa…Fa…Fausto?>> dissi io, cercando di leggere la minuscola targhetta appesa sul bavero della giacchetta; era molto agitato Fausto:saltellava da una parte all’altra cercando di raccontarmi perché avevano bisogno di me:<<Allora, è per questo che abbiamo bisogno di te!>> concluse orgoglioso:<<Quindi, se non ho capito male, c’è un regno abitato da elfi e fatine, il Re è uno gnomo e c’è Babbo Natale che ha ricoperto il regno di neve e vi si è trasferito perché è stanco di vivere al Polo Nord dato che non c’è nessuno? Ed IO dovrei far ritornare tutto come prima, grazie al mio potere?>> gli chiesi stupita:<<Vedo che hai capito! Allora, pronta?>> mi chiese il grillo:<<Pronta, per cosa?>> <<Per saltareeeeee!>> mi rispose Fausto, urlando a squarcia gola, e si tuffò nel fiore. A quel punto mi resi conto che forse stavo sognando, presi lo zaino e me ne andai per la mia strada. Non feci in tempo, però, a fare un passo che…:<<Aiuto! Sono più piccola, sono uno scricciolo! Grillo! Fausto!>> iniziai ad urlare; ero minuscola alta circa una spanna. Ad un certo punto, dal fiore spuntò Fausto che mi disse:<<Allora, vieni o no?>> che dovevo fare? Mi arrampica sul fiore e…SALTAI! Arrivai nel regno fatato e vidi che era tutto ricoperto di neve, allora, in un batter d’occhio, tesi il braccio verso l’alto e… tutto ridiventò verde. In quel preciso istante, arrivò un gigante, o almeno per me lo era, dal momento che ero uno scricciolo; lo guardai bene in volto e…scoprii che era Babbo Natale! <<Ba-Ba-Babbo N-Natale?>> balbettai io:<<Chi ha osato disturbarmi?>> tuonò Babbo Natale, allora presi coraggio, benché minuscola, ed urlai:<<Beccati questo!>> e lo colpii con una valanga di fiori, e lui fece lo stesso con me, ma con la neve. Era una battaglia all’ultimo sangue, verde e bianco si spingevano l’un l’atro, uno proveniva da Babbo Natale e l’altro da me, alla fine vinse lui, ma quando pensai di dover dire le mie ultime preghiere, il grillo mi lanciò una freccia dorata che a mia volta scagliai contro Babbo Natale; fu un istante: la mitica freccia squarciò un getto di neve che Babbo Natale stava scagliando su di me! Abbracciai il grillo che poi balzò sul pancione di Babbo Natale che si era seduto per terra e disse:<<Signor Natale? Tutto bene?>> Babbo Natale allora rispose:<<Scusatemi piccoletti non so cosa mi abbia preso! Non volevo farvi del male!>> e sprofondò in lacrime. Allora io andai da Babbo Natale e gli dissi che non doveva preoccuparsi. In quel preciso istante arrivò il Re Gnomo che, mi porse i suoi omaggi, e ordinò a Babbo Natale di andarsene,, e così quest’ ultimo prese la sua renna e iniziò ad avviarsi verso il Polo Nord prima mi disse:<<Nathàlia, tu…tu sei stata coraggiosissima e perciò ogni Natale ti donerò un regalo in più!!!>> io risposi:<< Grazie Babbo Natale e col viso velato dalle lacrime, Babbo Natale, saltò in groppa alla sua renna e tornò a casa. Tutto il popolo mi ringraziò e quella sera si fece un banchetto in mio onore. Quando tornai a casa, i miei genitori, erano arrabbiatissimi con me, ma allo stesso tempo felici di vedermi!
Beh questa è la mia storia:la mia avventura! Spero vi sia piaciuta!!!
UN CALDO ABBRACCIO,

                                                Nathàlia 

(Autrice:Gaia G.)

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