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lunedì 17 febbraio 2014

LA FORESTA NERA

LA FORESTA NERA

Una notte mentre dormivo, mi svegliai di colpo. Sentivo rumori provenienti dal salotto, mi misi le pantofole e andai a controllare. Nel buio totale vidi un colore rossastro girare nella camera, con il cuore in mano, mi avvicinai al luogo dove la luce era più forte. Mi ritrovai di fronte a degli alberi altissimi, in quel momento capii che ero stata trasportata in un mondo parallelo, e che ero davanti alla foresta nera, un luogo che mi sembrava già essere stato visto. Intorno a me come un vortice, girava Gil, una creatura mostruosa. Essa non aveva né braccia, né gambe, ed era tutto vestito di nero. Non si vedeva la sua faccia, perché era coperta da una maschera tutta rossa con in fronte 3 puntini blu. Era terrorizzante, l’unico suo scopo era quello di dominare il mondo. Mi chiesi come mai aveva scelto me per questo compito, ma non feci in tempo a chiederglielo, che tutto si fermò le gambe mi tremavano, il cuore mi batteva a mille, spaventatissima, chiusi gli occhi, sentivo la sua ombra avvicinarsi, i miei pensieri erano confusi, come se qualcuno mi comandava il cervello. Quest’ ultimo, lo sentivo diviso a metà una parte buona, ed una cattiva. Finalmente capii cosa voleva. Io non so come nascondevo una gemma che dava immortalità, la potenza assoluta e poteva esaurire anche 3 desideri a chi la custodisse. Fortunatamente me la ritrovai in mano, una parte di me diceva << Dagliela! >>, mentre l’altra diceva <<  Non dargliela! >>. In quel momento di paura, il mio primo desiderio si realizzò: quello di vedere cosa ci fosse sotto la maschera. Li sotto si trovava una faccia verde, viscida, con due occhi rossi. Per la vergogna il mostro sparì. Io rimasi li e a un certo punto iniziò ad aprirsi una voragine nel suolo, la gemma era caduta, non sapevo che fare. Caddi nella voragine ma di colpo, sta volta sul serio, mi risvegliai. Ero tutta sudata, con il cuore che mi batteva a mille, per sicurezza andai a controllare nel salotto, non c’era nessuno, l’incubo era finito.

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