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domenica 17 novembre 2013

CHECCO ZALONE di Gabriele P, Martina P, Martina A, Emanuele T

ecco che Checco Zalone colpisce ancora grazie al suo nuovo                                     film Sole a Catinelle
Milletrecento copie sul territorio nazionale, venti milioni in una settimana, quasi due milioni di spettatori. Basterebbero i numeri per definire Sole a catinelle, ogni parola potrebbe risultare inutile di fronte alla potenza di cifre così esagerate. L’atteggiamento della critica di fronte all’ultimo film con/di Checco Zalone è duplice: da una parte c’è chi lo si considera un prodotto del degrado culturale berlusconiano, dall’altra c’è chi si compiace del personaggio e lo incensa forse a dismisura forse anche per strizzare l’occhio alle masse. La verità sta nel mezzo, certo è che Checco Zalone non è un fenomeno da sottovalutare e va preso con la serietà che gli è dovuta, perché il pubblico che sta popolando le sale è composto soprattutto da persone che non vanno al cinema se non mosse da qualcosa di davvero irresistibile. Il film di Checco è, per l’appunto, irresistibile non tanto per quel che dice o per com’è fatto, ma perché è diventato il film inevitabile, il film di cui più o meno tutti parlano e che si sentono in dovere di andare a vedere. Questi sono film che trovano una fruizione anche lontano dal cinema, hanno la capacità di creare un piccolo culto attorno, in particolare Zalone, che essendo assai intelligente e scaltro ha saputo costruire il proprio personaggio con imprevedibile maestria anche attraverso canzoni e smorfie. Il suo successo sta tutto nell’equilibrio celato dietro l’esagerazione.

TRAMA
Checco è un cameriere d'albergo di 36 anni con la passione per l'alta finanza: è sposato con l'operaia Daniela e ha un figlio di 11 anni, Nicolò, molto intelligente e dotato. Proprio nel giorno in cui la consorte perde il lavoro a causa della chiusura della fabbrica, Checco si licenzia dal suo impiego perché lo reputa poco stimolante e si mette alla ricerca di un'occupazione più redditizia: alla fine, viene assunto da un'azienda che produce aspirapolveri, di cui diventa rappresentante.
All'inizio le cose vanno molto bene, perché Checco vende gli aspirapolveri a tutto il suo enorme parentado: con i soldi delle commissioni, compra a rate oggetti molto lussuosi e conduce una vita da nababbo. A un certo punto però i parenti finiscono, il giovane "rampante" non ha più clientela per il suo aspirapolvere e quindi non riesce a onorare i suoi impegni: pertanto tutte le sue proprietà gli vengono pignorate. Umiliata da questa situazione, la moglie lo caccia di casa.
Successivamente, in una delle conversazioni telefoniche col figlio, Checco fa una promessa difficile da mantenere: Se sarai promosso con tutti dieci, papà ti regalerà una vacanza da sogno!. Il genitore azzarda perché è convinto che il rampollo, il quale navigava tra l'8 e il 9, non sarebbe riuscito nell'impresa: invece Nicolò si impegna a fondo e riesce ad ottenere la pagella perfetta. Checco prova a convincere la maestra ad abbassare almeno un voto, ma l'insegnante è inflessibile: pertanto, pur non avendo soldi a disposizione, egli è costretto ad organizzare un viaggio.
Per il suo progetto di vacanza low-cost, Checco decide di andare in Molise a vivere dalla zia Ritella: in questo modo spera di non spendere neanche un euro e di vendere al tempo stesso aspirapolveri alle altre anziane parenti. Le cose tuttavia si mettono male per lui: Ritella si dimostra molto tirchia e lo opprime, le vecchie parenti sono o morte o emigrate in Canada e Nicolò non gradisce la noiosa destinazione (nel piccolo paesino in cui si trova egli è l'unico bambino). I due decidono quindi di andarsene.
Mentre sono in macchina, incontrano casualmente sul ciglio della strada un bambino: si chiama Lorenzo e soffre di mutismo selettivo, ma Checco coi suoi modi rustici riesce a farlo parlare. Zoe, la madre del piccolo, per senso di gratitudine e per cercare di far sbloccare il bambino invita Checco e Nicolò a stare nella sua lussuosissima villa; successivamente, colpita dalla genuina simpatia dell'ospite, lo conduce a feste e incontri esclusivi: Zoe infatti è una donna ricca, proprietaria al 33% di un'azienda che vuole comprare proprio la finanziaria che tartassa Checco, la Fido Fly.
Quest'acquisizione è caldeggiata da due loschi amici della madre di Zoe, Piergiorgio Bollini e Vittorio Marin. Durante un loro meeting informale Checco, seppur non invitato, parla negativamente della Fido Fly, dicendo che si tratta di un'impresa vicina al fallimento: i due non gli danno retta ma, poco dopo, si devono ricredere quando leggono sul giornale che la ditta ha avuto un crack. Gelosi dell'ascendente che lo sgrammaticato parvenu ha nei confronti di Zoe, i due cercano di ingraziarselo regalandogli sigari, invitandolo al golf e ammettendolo nella Massoneria.
Vittorio e Checco appaiono insieme in televisione, discutendo amenamente se siano migliori gli spumanti secchi o quelli con le bollicine: Vittorio però è il datore di lavoro che ha licenziato Daniela la quale, furiosa per la nuova frequentazione del marito, gli fa credere per ripicca di avere un amante (un sindacalista della sua azienda). Checco allora viene preso da un momento di sconforto, abbandona la villa di Zoe e torna a casa per lasciare il figlio dalla madre, evocando alla sua maniera i bei momenti passati con lei; nel frattempo si vede Surace, il capo di Checco, licenziato perché da quando è partito non ha chiuso nemmeno un contratto.

Due mesi dopo Zoe riapre la fabbrica di Daniela e Checco, vestito da sindacalista comunista, presenzia all'inaugurazione; nel suo discorso il protagonista descrive con parole toccanti il suo amore per la moglie, dicendosi disposto a tutto pur di tornare insieme: la donna accetta e la famiglia Zalone si ristabilisce. Divenuto ormai un manager di successo, che si permette di alzare la voce agli investitori cinesi che vogliono comprare la sua fabbrica, Checco scopre che Ritella ha avuto un infarto dopo aver visto l'ultima bolletta ed è tenuta in vita da un macchinario elettrico: di fronte alle insistenze dell'avarissima zia, stacca la spina e commette un'eutanazia.

9 commenti:

  1. Non ho visto il film, ma leggendo la trama, sembra interessante...
    Chi di voi l'ha già visto?
    Cosa ne pensate?

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  2. Io l'ho visto e penso che sia molto bello come d'altronde tutti i film di Checco Zalone

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  3. Anche io l'ho visto ed è stato molto divertente :-).

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  4. Io personalmente non ho mai visto i film di Luca Medici, alias Checco Zalone e, anche se, a quanto pare é pieno di volgarità, sembra interessante.

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    1. Emanuele sorridi questo film è bellissimo e sopratutto di questi tempi un po di allegria ci vuole ; )

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  5. forza checco!!!
    il film è stato molto bello anche se preferisco il 2

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  6. a me Checco Zalone piace molto però lo trovo un po' volgare

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  7. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. mi è piaciuto molto il film e sono scoppiata dalle risate































































































































































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