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venerdì 20 dicembre 2013

Il polo

Il polo è uno sport di squadra in cui due formazioni di quattro giocatori, in sella a cavalli e muniti di stecche di bambù, si fronteggiano con l'obiettivo di mandare una palla di legnoattraverso due pali. Vince la squadra che segna più punti.
Una partita è divisa in tempi detti chukker o chukka. La durata e il numero di chukker in una partita è variabile: a seconda dei regolamenti, un chukker dura dai 7 ai 7 minuti e mezzo. Vengono giocati da quattro a otto chukker in una partita. Ogni giocatore al termine di un chukker deve cambiare il cavallo, visto che esso è, in genere, spronato a correre continuamente. Al massimo può essere tenuto lo stesso cavallo per due chukker non consecutivi.

 Regole
Le regole del gioco del polo pongono particolare attenzione alla sicurezza del giocatore e del cavallo. Una delle più famose è quella della ‘Linea della Palla’, una linea immaginaria, che va dalla stecca che ha colpito alla posizione della palla, tale linea è tracciata con lo scopo che il giocatore si avvicini in sicurezza alla palla. Il giocatore che colpisce la palla ha la precedenza e gli altri giocatori possono attraversare la linea della palla solo quando non generano una situazione pericolosa. La maggior parte dei falli sono a carico di giocatori che, attraversando la linea, generano involontariamente una condizione di pericolo. Un'altra regola è che la palla si può colpire con entrambi i vertici della stecca.
                                                 Storia
Si narra anche che sia la naturale evoluzione delle esercitazioni che la cavalleria inglese eseguiva per l'addestramento al combattimento a cavallo durante le campagne militari. Si può notare, infatti, che il gesto che il giocatore compie facendo partire la stecca dall'alto verso il basso per colpire la palla, è analogo al fendente che si vibra con una sciabola da cavalleria. Anticamente si colpiva con la parte tonda di minore spessore per dare più potenza nella palla, tuttavia questo modo è ancora in vigore e non è proibito. La prima partita di polo registrata nella storia fu giocata nel 600 a.C. fra turcomanni e persiani. Al gioco del Polo era deputata, ai tempi della dinastia Safavide, la grande piazza di Isfahan, la Meidān Naqsh-e jahān, attuale piazza Imam Khomeini
                                     Polo ai Giochi olimpici

Questo sport fu nel programma olimpico dal 1900 al 1936: la nazionale britannica detiene il titolo olimpico del 1908 e 1920, la nazionale argentina detiene quello del 1924 e 1936.







Martina P.     Letizia M.    Matteo Z.

mercoledì 18 dicembre 2013

Il riscaldamento globale: nuovo allarme

Altri 4 gradi e moriremo tutti asfissiati. La capacità delle piante di assorbire l'anidride carbonica messa a rischio dal riscaldamento globale.
Le piante, lo studiamo a scuola, svolgono una funzione centrale nello stoccaggio dell'anidride carbonica dispersa nell'atmosfera. Sono veri e propri "pozzi" che permettono di ridurne la densità nell'aria che respiriamo. Se i grandi polmoni verdi del pianeta - l'Amazzonia, le foreste equatoriali africane e asiatiche, le foreste fredde che circondano l'Artico - smettessero di svolgere questo importantissimo compito, tutta la vita aerobica sulla Terra sarebbe a rischio. Anche la vita umana. (Rai News)

domenica 15 dicembre 2013

Le patatine del Mc Donald's

Giusto per continuare in maniera multimediale ciò che stiamo trattando in classe, guardate questo video (dello stesso autore di Super Size Me..se non l'avete ancora visto, guardatelo) e poi ditemi cosa ne pensate:


Ciao dal prof

sabato 14 dicembre 2013

approfondimento su Harry Potter di Martina A.

 
       
Harry Potter è una serie di romanzi fantasy suddivisa in sette volumi, ideata dalla scrittrice J. K. Rowling all'inizio degli anni novanta e concretizzata tra il 1997 e il 2007.
L'opera, ambientata nell'Inghilterra degli anni novanta, descrive le avventure di Harry Potter e dei suoi migliori amici, Ronald Weasley e Hermione Granger. L'ambientazione principale è la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, dove vengono educati i giovani maghi del Regno Unito e non solo.
Harry Potter è esploso nel 1997 come fenomeno letterario in Inghilterra, dove in quell'anno usciva col titolo Harry Potter and the Philosopher's Stone. Nel 1998 il successo attraversa la Manica e si propaga per il mondo. Solo in Italia il primo libro della serie, Harry Potter e la pietra filosofale, fu pubblicato con una tiratura iniziale di 20.000 copie. Vince nel dicembre dello stesso anno il Premio Cento, riconoscimento dedicato alla letteratura per ragazzi. La Warner Bros. acquista i diritti per un film e nel novembre 2001 l'omonimo Harry Potter e la pietra filosofale conquista i cinema di tutto il mondo.
In soli 10 anni (1997-2007), l'intera serie ha venduto circa 450 milioni di copie. I libri sono stati tradotti in 73 lingue tra cui il latino e il greco antico. La serie di film tratti dalla saga è stata la più remunerativa della storia di Hollywood, e l'opera nel suo complesso ha avuto un impatto fortissimo sulla cultura popolare di tutto il mondo (anche nella musica, dando vita addirittura ad un genere totalmente correlato alla serie, il wizard rock).
L'opera è divisa in sette libri, tanti quanti sono gli anni di studio a Hogwarts. La storia inizia con Albus Silente che è costretto ad affidare il piccolo Harry Potter ai suoi zii materni,Vernon e Petunia Dursley. Le angherie che Harry subisce da parte loro e del cugino Dudley riempiono le pagine successive, fino a che apprende di essere un mago grazie al mezzo gigante (nonché il guardiano della scuola) Rubeus Hagrid, che gli racconta che i suoi genitori sono stati assassinati dal più grande mago oscuro di tutti i tempi: Lord Voldemort. L'undicenne Harry scopre così di aver diritto a frequentare Hogwarts, scuola di magia e stregoneria. Prosegue i suoi studi di magia per sei anni, fino allo scontro finale con Lord Voldemort. Harry Potter risente molto de genere fantasy, anche se ha differenza delle altre saghe, le storie di Harry Potter, non sono ambientate in un'epoca immaginaria o differente dalla nostra, né in un altro universo. La saga di Harry Potter è ambientata nel mondo reale e nei decenni contemporanei, in altre parole, il mondo magico convivrebbe da sempre con quello delle persone comuni, ma da esso si nasconderebbe per motivi di sicurezza ed ordine. Non a caso, in Harry Potter si trovano moltissime citazioni: dalla mitologia celtica alla greca, dall'alchimia, alla cripto zoologia e attinge a piene mani dagli stereotipi classici legati alla concezione magica e fantastica dell'uomo. Tutti questi elementi fanno da cornice alle avventure del protagonista, oppure, a volte con ironia, si piegano al volere della trama. Il numero sette in particolare, ricorre spessissimo, non a caso anche la storia è divisa in sette volumi. Tale numero è ritenuto "magico" (perfino simbolo del divino) da molte tradizioni e leggende fantastiche. Un canone classico è la crescita interiore ed emotiva dei protagonisti attraverso le prove più o meno pericolose che il destino ha loro riservato: in Harry Potter i protagonisti non vivranno un'esperienza magica limitata all'infanzia o all'adolescenza per poi tornare nel mondo reale ordinario, ma diverranno adulti nel mondo magico come le persone comuni. Dagli aspetti prettamente adolescenziali come le ribellioni, la fiducia in sé stessi, la curiosità, la scoperta dell'amore, l'impulsività e i relativi errori si passa ad elementi molto più maturi come il potere politico, le strumentalizzazioni mediatiche, il razzismo, l'immaturità e le paure degli adulti, l'oppressione del più debole, la vecchiaia ed i suoi errori, la depressione e la morte, a detta dell'autrice stessa come tema principale della saga. In questo contesto, all'inizio la magia è ludica e affascinante, ma quasi subito diventa un'arma temibile e insidiosa. Per questo motivo, anche se agli occhi dei babbani la magia risolverebbe molti problemi, in realtà un'ipotetica vita nel mondo magico di Harry Potter sarebbe molto più pericolosa e complicata. Tutta l'opera è caratterizzata da regole appositamente create per rendere logico l'iter della trama, e l'insieme di queste costituisce un corredo di preziose nozioni messe a disposizione del lettore per risolvere, potenzialmente, i vari enigmi e misteri che libro dopo libro si accumulano fino a risolversi nel finale. Tuttavia, nonostante la ricca componente di norme create ad hoc dall'autrice, una delle principali caratteristiche della serie è proprio quella dell'imprevedibilità dei forti colpi di scena, con cui tutte le regole vengono aggirate.



Questi sono gli otto film di Harry Potter :


Per me Harry Potter è uno dei film più belli al mondo, avvolto in avventura, mistero e divertimento. Quando lo inizi a vedere o a leggere non riesci a staccarci più gli occhi, ormai sei entrato nella sua storia e ti sembra far parte anche tu di essa. 
                
                                                                                                     
                                                                                                                             Martina A.  



venerdì 13 dicembre 2013

Eravamo alle porte del villaggio. Non sapevamo dove andare. I nostri sguardi vagarono per il paesaggio. Alla fine caddero su Auryn: pensammo che potesse indicarci la strada da seguire.
Dopo alcune ore cadde a terra: in quell’istante, prese fuoco una striscia d’erba; decidemmo di seguirla. Recuperato il medaglione, proseguimmo. Dopo tre giorni di cammino, giungemmo alle “Paludi della Tristezza”. Io mi stavo perdendo d’animo, ma Atreiu no; allora, appena prima di perdere la speranza, impugnai il medaglione e mi sentì subito forte. Facendo alcuni giri attorno ad esse, trovammo un foro nella roccia, attorniato da fiori ben curati; trovato un sistema per farci sentire, lo applicammo e poco dopo uscì dalla tana Morla, un’anziana tartaruga segnata dal tempo. Le chiedemmo come curare l’Infanta Imperatrice e lei ci rispose:-Per curare l’Infanta Imperatrice dovete trovare l’acciaioluce, ch’è nelle “Grandi Pianure Elettriche” e la “Pietra Filosofale” ch’è nelle “Microscopiche Miniere del Sud”; trovati questi elementi dovete portarli da un bravo alchimista che li sappia unire in un magico anello da inserire in Auryn e alla fine da posare sul cuore dell’Infanta.
Dopo di ciò ci dirigemmo verso le “Grandi Pianure Elettriche” ch’erano vastissime. In tre giorni le percorremmo tutte e alla fine ci stendemmo al centro. Percepimmo qualcosa di caldo e che emanava un riflesso luminoso, ci sollevammo e iniziammo a scavare; proseguimmo giorno e notte senza fermarci per un anno intero.
Dopo esattamente un anno che avevamo iniziato a scavare, l’acciaioluce sembrava libero. Avvicinai una mano per prenderlo, ma delle colossali radici uscirono dai lati e lo coprirono. Erano le braccia della Madre Terra che si proteggeva; tentammo di tagliarle ma ricrescevano immediatamente, sempre più forti.
Allora Atreiu calò Auryn tra le radici: queste si fermarono, le tagliai e recuperai l’acciaioluce.
Con questo bottino proseguimmo verso la pietra filosofale.
Emanuele T.

Il bosco misterioso

Correva l'anno di grazia 1125 quando Enrico viveva in un piccolo comune feudale ai piedi delle Alpi chiamato Remes. Era un villaggio bello, senza grossi problemi nè politici,nè religiosi,nè economici. Con le Alpi come barriera naturale, gli abitanti potevano vivere in tutta tranquillità, se non fosse per quel po'di mistero in cui il villaggio viveva orami immerso. Ogni giorno Enrico , figlio di un prodigioso cavaliere, si recava nel bosco per esercitarsi a diventare da grande un abile cavaliere, proprio come suo padre. Un giorno, mentre Enrico raccoglieva le fragole e altri frutti di bosco, vide da lontano e di spalle una donna con gli abiti da cortigiana. Il suo volto non si riusciva a vedere ma aveva dei lunghi capelli biondi e ondulati. Il ragazzo aveva la sensazione di avere già visto quella donna da qualche parte. Spaventato, il fanciullo raccontò l'accaduto alla madre, la quale, un po' incredula, rassicurò il figlio. Il giorno dopo, sempre alla stessa ora, Enrico ritornò nel bosco per compiere le sue abituali pratiche di addestramento per diventare cavaliere. Questa volta però, nel vedere da lontano la cortigiana, si accorse che parlava con i serpenti. ancora una volta, il fanciullo ebbe la sensazione di conoscere la donna. Per i due giorni successivi, Enrico, guardava da lontano la donna compiere strani gesti, parlare con gli animali e pronunciare formule strane. L' ultimo giorno, la donna non era più sola: con lei c'era un soldato ben corazzato e armato che ripeteva le formule pronunciate dalla donna misteriosa. La madre del fanciullo, sempre più preoccupata per quanto apprendeva del racconto di Enrico, decise che lo avrebbe accomapagnato. Così, l'indomani si dirissero insieme verso il bosco dove intravisero la donna che parlava agli animali, accanto a un fuocherello. La madre riconobbe la donna misteriosa: era una cortigiana di nome Voissil, conosciuta a corte come una molto introversa e silenziosa. Anche questa volta ripeteva formule magiche , pronunciava strane parole e compiva gesti incomprensibili. Quella stessa sera, tutto il villaggio del feudo cadde in rovina: su tutti gli animali del bosco e su tutte le case del villaggio apperve un simbolo, simile alla foglio d' alloro.Il giorno dopo, la madre del ragazzo si recò a corte per cercare di dare una risposta ai suoi sopetti. Addentrandosi nel castello, in fondo a una sala accanto al camio vide la cortigiana...era proprio lei : Voissil. Sulla sua spalla aveva il simbolo della foglia di alloro. A quel punto, la madre del giovane Enrico, non ebbe più dubbi: era lei la dona misteriosa del bosco. Immediatamente la donna raccontò l' accaduto al Signore feudatario prima, e al Vescovo dopo. Entrambi intervennero prendendo dei provvedimenti drastici. Infatti, poichè la cortigiana praticava a loro parere la stregoneria fu processata e messa a rogo due giorni dopo, nella piazza del villaggio pubblicamente. Dopo tale evento, il villaggio ritornò alla normalità e quel velo di mistero che lo avvolgeva svanì.
Bruno I.

giovedì 12 dicembre 2013

Atreiu e la Grande Ricerca... Eroe anche tu

[…]  Il giorno dopo Atreiu parte per la sua fantastica avventura per raggiungere Marla la tartaruga ed io lo accompagno in questa suo viaggio. Il primo giorno lui è un po’ preoccupato e insicuro di poter essere all’ altezza per questa missione e stavolta neanche io riesco a rassicurarlo .Ci avventuriamo in un bosco decisamente spaventoso e per essere ragazzini di 10 anni non è che abbiamo tutto questo coraggio mentre stavamo camminando una grandissima pigrissima tartaruga mandata dall’ Infantia Imperatrice era Morla che ci dà dagli indizi sotto forma di indovinello: se la medicina vuoi trovare qualcosa per me buono devi cercare , può essere colorato e se lo tocchi è spinato, buona fortuna . Devo dire la verità io non ci ho capito niente ,ma il giovane Atreiu trovò subito la soluzione era l’ APHERIUM una pianta spinata rossa, verde , marrone, grigio , giallo e nero ed è un buon pasto per le signore tartarughe ,ma fu molto difficile da trovare.
Mentre camminavamo per tornare a Fantàsia ecco che spuntò dal cespuglio un piccolo scricciolo era il bufalo , ma non fatevi ingannare perché quando apre la bocca diventa enorme e può mangiarsi persino un elefante intero Atreiu prese la freccia e prima che diventasse grande lasciò la freccia e lo colpì al cuore. Fiero di aver concluso le sue due missioni fu nominato eroe dell’ Infantia Imperatrice.

Ludovica M.

mercoledì 11 dicembre 2013

UN GIRO IN MONGOLFIERA!


La mongolfiera è un aeromobile che utilizza aria calda, un gas più leggero dell'aria circostante, per ottenere la forza necessaria per sollevarsi da terra. Inizialmente il pallone mediante un ventilatore viene riempito di aria che poi viene sostituita dai prodotti della combustione. La mongolfiera fa parte della categoria degli aerostati, veicoli aerei che utilizzano gas per sollevarsi; è il tipo più comune di pallone aerostatico. Quando in volo vengono trasportati dal vento e non possiedono strumenti direzionali propri. 
Come tutti gli aerostati, anche la mongolfiera vola in virtù del fatto che il gas che riempie il pallone è più leggero dell'aria circostante e questo determina una spinta verso l'alto secondo il ben noto principio di Archimede. Tra le manifestazioni più importanti in Italia per le mongolfiere vi è il Ferrara Balloons Festival di Ferrara, gigantesco evento turistico alle porte della città estense in grado di portare al Parco Urbano circa 400.000 persone nel 2009, ed il raduno dell'Epifania di Mondovì (CN).
Un tipico volo in mongolfiera inizia togliendo il pallone dal suo contenitore. Un motore a combustione interna viene poi utilizzato per il primo gonfiaggio effettuato con aria non riscaldata. Tale gonfiaggio iniziale dà la forma di base al pallone e consente al bruciatore di proseguire il gonfiaggio con l'aria calda. Durante la fase di gonfiaggio un membro dello staff regge una fune agganciata sulla sommità del pallone ed agisce come un semplice "peso". In tal modo il gonfiaggio risulta rallentato ed il pallone può raggiungere le sue dimensioni massime prima di innalzarsi da solo. Una volta che il pallone ha raggiunto la verticale della gondola, pilota e passeggeri salgono a bordo. A questo punto il pilota, agendo sul bruciatore, incrementa la quantità di aria calda prodotta e la mongolfiera tende lentamente ad alzarsi in cielo.
Durante le competizioni i piloti debbono riuscire ad individuare la direzione del vento alle diverse quote. I piloti più esperti sono in grado di decollare, viaggiare per un po' in una direzione e poi, soltanto variando la quota, tornare verso il punto di partenza per l'atterraggio. A volte riescono ad atterrare nello stesso luogo da cui erano decollati.
Durante l'anno, i piloti si radunano nell'ambito di manifestazioni aeree in modo da potersi scambiare le esperienze maturate e mostrare al grande pubblico le spettacolari possibilità di questo sport.
Tra i rischi di questa attività vi sono:
·         velocità eccessive (in senso verticale od orizzontale) durante l'atterraggio;
·         linee elettriche e piloni;
·         collisione con oggetti che possono collassare (in tutto od in parte) il pallone;
·         condizioni meteorologiche pericolose (degenerazioni temporalesche, forti venti, etc.).
È bene comunque precisare che gli incidenti sono piuttosto rari, e che di solito si concludono senza esiti tragici.