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venerdì 13 dicembre 2013

Il bosco misterioso

Correva l'anno di grazia 1125 quando Enrico viveva in un piccolo comune feudale ai piedi delle Alpi chiamato Remes. Era un villaggio bello, senza grossi problemi nè politici,nè religiosi,nè economici. Con le Alpi come barriera naturale, gli abitanti potevano vivere in tutta tranquillità, se non fosse per quel po'di mistero in cui il villaggio viveva orami immerso. Ogni giorno Enrico , figlio di un prodigioso cavaliere, si recava nel bosco per esercitarsi a diventare da grande un abile cavaliere, proprio come suo padre. Un giorno, mentre Enrico raccoglieva le fragole e altri frutti di bosco, vide da lontano e di spalle una donna con gli abiti da cortigiana. Il suo volto non si riusciva a vedere ma aveva dei lunghi capelli biondi e ondulati. Il ragazzo aveva la sensazione di avere già visto quella donna da qualche parte. Spaventato, il fanciullo raccontò l'accaduto alla madre, la quale, un po' incredula, rassicurò il figlio. Il giorno dopo, sempre alla stessa ora, Enrico ritornò nel bosco per compiere le sue abituali pratiche di addestramento per diventare cavaliere. Questa volta però, nel vedere da lontano la cortigiana, si accorse che parlava con i serpenti. ancora una volta, il fanciullo ebbe la sensazione di conoscere la donna. Per i due giorni successivi, Enrico, guardava da lontano la donna compiere strani gesti, parlare con gli animali e pronunciare formule strane. L' ultimo giorno, la donna non era più sola: con lei c'era un soldato ben corazzato e armato che ripeteva le formule pronunciate dalla donna misteriosa. La madre del fanciullo, sempre più preoccupata per quanto apprendeva del racconto di Enrico, decise che lo avrebbe accomapagnato. Così, l'indomani si dirissero insieme verso il bosco dove intravisero la donna che parlava agli animali, accanto a un fuocherello. La madre riconobbe la donna misteriosa: era una cortigiana di nome Voissil, conosciuta a corte come una molto introversa e silenziosa. Anche questa volta ripeteva formule magiche , pronunciava strane parole e compiva gesti incomprensibili. Quella stessa sera, tutto il villaggio del feudo cadde in rovina: su tutti gli animali del bosco e su tutte le case del villaggio apperve un simbolo, simile alla foglio d' alloro.Il giorno dopo, la madre del ragazzo si recò a corte per cercare di dare una risposta ai suoi sopetti. Addentrandosi nel castello, in fondo a una sala accanto al camio vide la cortigiana...era proprio lei : Voissil. Sulla sua spalla aveva il simbolo della foglia di alloro. A quel punto, la madre del giovane Enrico, non ebbe più dubbi: era lei la dona misteriosa del bosco. Immediatamente la donna raccontò l' accaduto al Signore feudatario prima, e al Vescovo dopo. Entrambi intervennero prendendo dei provvedimenti drastici. Infatti, poichè la cortigiana praticava a loro parere la stregoneria fu processata e messa a rogo due giorni dopo, nella piazza del villaggio pubblicamente. Dopo tale evento, il villaggio ritornò alla normalità e quel velo di mistero che lo avvolgeva svanì.
Bruno I.

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