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domenica 17 novembre 2013

Melody e John

In un villaggio dell’Inghilterra attorno all’epoca del medioevo dove regnavano le eresie sulle stregonerie, vivevano tre sorelle: Vanessa, Roberta e Melody. Melody la più bella e grintosa aveva i capelli rossi e ricci e un gatto nero. Sapendo delle discriminazioni fatte sulle proprie doti fisiche e i gatti neri; si era sempre nascosta affinché non fossero mai venuti a sapere del suo aspetto. Insieme alle sue sorelle era rimasta orfana a soli tre anni venendo quindi cresciuta da queste ultime che conoscevano quindi le sue caratteristiche. Un giorno il suo vicino dichiarò il suo amore a Melody ma questa all’accenno del rifiutò si sentì rispondere da Gregorio (ovvero il suo vicino) che si sarebbe vendicato a scopo della sue negazione. Non molto tempo dopo l’esercito prese le tre ragazze e le strattonò fino al castello del re dov’erano presenti il re e il cardinale. Questi affermarono che Melody era accusata di stregoneria per via della sua fisicità e che le sorelle erano accusate di averla aiutata nel suo progetto  contro Dio. Così affermarono che le avrebbero portate in prigione durante la notte che seguiva e il giorno dopo le avrebbero torturate. Nel percorso per andare verso la prigione incontrarono Gregorio che facendo un gioco di parole fece capire di averle accusate per vendetta. Di questo Melody se ne sentì un po’ colpevole , ma le sorelle la risollevarono tanto da esserci un momento di risate così bello che quasi per un istante si dimenticarono della loro sorte. Arrivate in prigione presero posti e rinunciando ad ogni speranza di sopravvivenza  si addormentarono. Poco dopo sentirono dei rumori e svegliatesi tutte controllarono la porta. Melody e John si guardarono e in quel momento fu come amore a prima vista. John era un carcerato per omicidio che lui affermava di non aver fatto e in quel momento fuggiva dalla sua cella. Vista Melody avanzò verso di lei nel più totale silenzio per non disturbare la guardia che stava dormendo ; ma appena fece uscire le tre belle, per richiudere la porta, si sentì un cigolio. Ecco. La guardia era sveglia. Presero a correre più veloce possibile ma quando ormai l’avevano quasi seminata Melody cadde a terra a causa della slogatura della caviglia destra. Ormai mancava poco affinché la guardia gli raggiungesse e nella frazione di quel secondo dove era questione di prendere o lasciare, John adagiò Melody sulle sue spalle. Allora ripresero la corsa, forse in un momento chiedendosi da dove potesse venire tutta quella rapidità, e finalmente ebbero un vantaggio : il possente era inciampato per un sasso e i quattro avventurieri si erano nascosti poco dopo un bivio, ma in un momento di silenzio dove la guardia doveva capire dove girare non potevano proseguire il cammino. Quindi era uno di quei momenti vita o morte, calma o tensione, agire o stare fermi. Optando di rimanere fermi sentirono nel più immenso e lungo silenzio i passi della guardia avvicinarsi sempre di più con una rabbia non quantificabile, e, quando di un solo passo di più avrebbe sentito il loro respiro, si girò andando verso l’altro vicolo. Senza perdere un secondo continuarono il cammino più rapidi ma silenziosi possibile con il timore di rivedere quella guardia, ma lui e quel regno non li rividero mai più. Dopo lunghi tragitti vissero in un paese incognito che non li discriminò per quello che erano accettandoli. Finalmente iniziarono a vivere.

2 commenti:

  1. Non ho parole! I tre racconti pubblicati sono uno più bello dell'altro.
    Complimenti dal prof/caporedattore

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  2. anche a me piacciono TUTTI indistintamente, questo perché parla sia di avventura che di un argomento trattato in storia!

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